“Siamo pronti a costituirci parte civile nell’eventuale processo contro chi ha minacciato e insultato Federico Gervasoni, collaboratore de La Stampa, per le sue inchieste sui gruppi neofascisti a Brescia, città medaglia d’argento alla Resistenza, insanguinata dalle bombe nere a Piazza della Loggia". Lo ha dichiarato il presidente della Fnsi, Beppe Giulietti, che ha portato a Gervasoni la solidarietà della Fnsi, dell’Associazione stampa subalpina, dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte e del comitato di redazione de La Stampa.
Tutte le istituzioni dei giornalisti assisteranno Federico nelle iniziative che intenderà promuovere. Questo comune impegno è stato riaffermato anche nell’incontro che l’Anpi di Brescia ed il suo presidente, Lucio Pedroni, hanno promosso con la vicesindaca Laura Castelletti, che ha voluto ribadire l’impegno del Comune a tenere accesi i riflettori sulla vicenda e a non lasciare solo Federico Gervasoni.
La Fnsi e le altre istituzioni dei giornalisti hanno anche riaffermato l’impegno a riprendere le inchieste di Gervasoni e a denunciare in ogni sede qualsiasi forma di minaccia e di intimidazione.