"PER UN GIORNALISMO CHE NON DISCRIMINA, IL CONCETTO DI INTERSEZIONALITÀ": è questo il titolo del corso, gratuito, valido per la formazione dei giornalisti (6 crediti deontologici), in programma giovedì 28 marzo, dalle 9,30 alle 13,30, a Toolbox Coworking, in via Agostino da Montefeltro 2, a Torino (di fronte all'ospedale Mauriziano, oltre la ferrovia).
Negli ultimi anni il concetto di intersezionalità, utilizzato in sociologia e in giurisprudenza, si è diffuso nel dibattito accademico e politico, per cui oggi non è più possibile pensare al "genere" come a una categoria isolata, perché è inevitabilmente interconnessa ad altre categorie sociali come l’ "etnia" e la "classe".
Ne parleranno Amel Yacef, Presidente del Board di ENAR (European Network Against Racism) con sede a Bruxelles; Emilia Roig, fondatrice e direttrice esecutiva del CIJ (Centre for Intersectional Justice) di Berlino; Benedetta Catanzariti, specializzata sui temi dell'intersezionalità e Critical Data Studies, che svolge attività di ricerca presso l'University of Edinburgh; Sophie Brunodet, educatrice e formatrice specializzata su tematiche di genere, discriminazioni, bullismo e linguaggio.
Il corso intende offrire strumenti utili per trattare i complessi eventi del mondo contemporaneo attraverso l’utilizzo consapevole di un linguaggio preciso e rispettoso dei soggetti coinvolti.
Programma:
- Saper definire il concetto di intersezionalità e le sue ragioni
- Saper distinguere la molteplicità delle barriere nell’accesso alle pari opportunità
- Saper riconoscere il carattere strutturale delle discriminazioni
- Kimberlé Williams Crenshaw e la nascita del concetto di intersezionalità
- Principali modalità di categorizzazione dei soggetti
- Concetti di stereotipo, pregiudizio e discriminazione
- Persone, storie e lotte sociali
Il corso è condotto con modalità interattiva, con l’ausilio di materiale digitale e per mezzo dell’analisi di esempi concreti.