Mercoledì 10 aprile, alle 18, nella Sala Roccati del Circolo della Stampa, a Torino, in corso Stati Uniti 27, viene presentato il libro PAM, CROAK, UGH! Ada Gobetti giornalista. Il linguaggio "social" prima dei "social", di Emmanuela Banfo.
Con l'autrice discuteranno Piera Egidi Bouchard, studiosa di Ada Gobetti e curatrice della prefazione del libro; Marta Margotti, docente di Storia contemporanea all'Università di Torino; Giorgio Levi, presidente del Centro studi sul giornalismo "Gino Pestelli".
Ada Prospero, meglio nota con il cognome del primo marito Piero Gobetti, non è affatto figura marginale, di contorno al suo geniale coniuge. Nata a Torino il 23 luglio 1902 e morta nella stessa città il 14 marzo 1968, sin da bambina era dotata nella musica e nel canto, nello studio delle lingue, della letteratura e della filosofia. Collaboratrice da subito nelle riviste gobettiane, dopo il dramma della perdita di Piero, ancora molto giovane e madre di un bambino piccolissimo, con l’aiuto dell’amico Benedetto Croce affrontò con coraggio sempre nuove sfide, non ultimo l’impegno nella Resistenza e, dopo, nella vita politica dell’Italia del dopoguerra. Coniugando l’abilità narrativa, di cui aveva già dato prova nella sua produzione letteraria, con la curiosità verso i cambiamenti sociali, l’attenzione alle trasformazioni dei costumi, della cultura del suo tempo, seppe avvicinarsi con originalità a una gran varietà di argomenti, dalla cronaca nera a quella rosa, dai temi attinenti all’istruzione scolastica alla famiglia, al rapporto genitori-figli. Al centro, sempre, la persona, la sua aspirazione alla felicità da realizzarsi in armonia.
PAM, CROAK, UGH!
Ada Gobetti giornalista. Il linguaggio "social" prima dei "social"
di Emmanuela Banfo
Edizioni Effedi, 2018, 140 pagine, 15 euro