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E' andato via senza salutare. E questo proprio non era da lui. Perché di Vittorio Giovanni Cardinali, collega morto ieri mattina, tutti ricorderemo i modi garbati.

Aveva avuto un primo grave malore nel gennaio del 2018; dopo oltre un anno di ospedali e di degenza, ad aprile era tornato a casa e sembrava poter riprendere la sua vita. Purtroppo un nuovo malessere repentino l'ha portato via di fretta, l'ha costretto a non salutare.
Avrebbe compiuto 58 anni a giugno, Vittorio G. Cardinali (così si firmava), giornalista professionista da 25 anni, scrittore e saggista, appassionato di storia del Piemonte e delle Comunità, di storia dell’arte, delle monarchie, di genealogia e di archivistica.
Ha lavorato in Seat - Pagine gialle, nella redazione di TuttoCittà. Ha collaborato con “Cronaca Qui”, “Il Giornale del Piemonte”, il “Corriere dell’Arte”, “Italia Arte”, il ”Corriere di Moncalieri“. Ed ha pubblicato numerosi volumi (Scrigni sipari piume velette: storia delle Signore sabaude, Fra marsine e merletti: viaggio diplomatico a Plombières) e biografie (del pedagogista piemontese Vincenzo Troya, del Principe Eugenio, di Quintino Sella).
Ha fondato l'Associazione Immagine per il Piemonte, è stato presidente del Centro Studi della Tradizione Gastronomica Piemontese.
Nel 2003 ha fatto parte dell’Esecutivo dell’Associazione Stampa Subalpina e nel 2006 è stato eletto nel Collegio dei Probiviri della Subalpina. Ha fatto parte più volte della Commissione esaminatrice per la prova d’idoneità professionale dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, a Roma.
Negli ultimi anni ha collaborato con il Centro studi Pestelli, avviando la catalogazione delle tesi di laurea, e con la segreteria dell' Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Anni segnati dal dolore, questi ultimi: la morte della mamma, della moglie Simonetta, e poi la malattia, per oltre un anno. Senza mai perdere l'eleganza, e quella cortesia che non dimenticheremo.