Care colleghe, cari colleghi,
innanzitutto spero che stiate bene.
Non saranno mesi facili quelli che ci attendono. Moltissime aziende, editoriali e non, in Piemonte stanno attivando ammortizzatori sociali, cassaintegrazione, contratti di solidarietà, quando non li avevano già in corso. Se l'emergenza sanitaria ha sottolineato il ruolo e l'importanza dell'informazione, tuttavia la contrazione dei ricavi e del gettito pubblicitario pesano e peseranno tantissimo: sulla tenuta delle aziende, sugli stipendi e sui posti di lavoro, sui compensi dei collaboratori.
E' con l'incertezza - della situazione e delle situazioni, dell'economia e della finanza, di chi gestisce le aziende e di chi dipende dalle aziende, materiale e psicologica - che dovremo fare i conti da qui in avanti.
Non ci spaventiamo e procediamo. Anche con la celebrazione del 25 Aprile e del 1° Maggio. Non potremo scendere in piazza e sfilare con il nostro striscione, ma non perderemo comunque l'occasione per ribadire il valore della libertà e della libertà di informazione, del lavoro e della sicurezza sul lavoro, della Costituzione e della democrazia.
Per questo 25 Aprile abbiamo cercato e trovato la collaborazione di Giorgio Levi, presidente del Centro Pestelli, che ha realizzato un video per la Staffetta della Memoria. Il Museo diffuso della Resistenza di Torino ha deciso di celebrare il 75° anniversario della Liberazione chiedendo a chiunque possegga un oggetto legato alla Seconda Guerra Mondiale, alla Resistenza o alla Liberazione, di raccontarne la storia: le testimonianze daranno vita a una mostra virtuale.
Abbiamo raccolto l'invito e quest'anno sarà questa la nostra "fiaccolata", grazie a Giorgio Levi che ha accettato di "condividere" in un video di due minuti un suo cimelio prezioso: un raro numero del "Corriere Alleato", quello del 25 aprile del '45 che titolava "In Italia la guerra è finita". Era il 25 aprile, l'Italia ripartiva e c'era un giornale a raccontarlo.
Buon 25 Aprile, colleghe e colleghi.
Silvia Garbarino
QUI il video di Giorgio Levi