In un momento difficile per tutti, anche per i lavoratori dell'informazione, e segnatamente per quelli meno garantiti, l'Associazione Stampa Subalpina invita le aziende editoriali a sottoporre a periodico tampone rinofaringeo per la ricerca di SARS-COV-2 i propri giornalisti, non soltanto i dipendenti delle redazioni centrali e di quelle locali ma anche i collaboratori, i freelance, i cococo, i precari, i videomaker e i fotografi, che quotidianamente lavorano gomito a gomito con i cronisti assunti e che in questi mesi si sono trovati e continuano a trovarsi in prima linea nel documentare la pandemia in atto.
La Subalpina ritiene che investire nella tutela della salute di tutti i giornalisti rappresenti per le aziende editoriali non soltanto un importante segnale di rispetto ed attenzione verso i propri lavoratori, ma anche un vantaggio per l’intera organizzazione aziendale che così limita il pericolo di contagio e non rischia di vanificare le iniziative in atto per scongiurare la diffusione del Covid.
Auspicando che gli editori condividano la preoccupazione per i loro giornalisti e la proposta precauzionale avanzata, la Subalpina si impegna fin da subito a sostenere le iniziative dei colleghi che richiederanno alle aziende l'effettuazione di tamponi e test periodici, e nel contempo ad affiancare le stesse aziende per stipulare convenzioni a tal fine, semmai chiedendo la collaborazione fattiva della Regione Piemonte.