E’ morto a 67 anni Paolo Griseri, stroncato da un infarto. Editorialista alla Stampa e prima ancora vicedirettore. Lascia il figlio Gabriele a la moglie Stefania.
L'Associazione Stampa Subalpina, i colleghi e le colleghe del Piemonte, grati per l'instancabile impegno profuso da Paolo per anni con competenza e passione nel sindacato regionale e nazionale dei giornalisti, si uniscono sinceramente addolorati al lutto della famiglia.
La camera ardente sarà allestita in via Lugaro 15, a Torino, dove hanno sede le redazioni de La Stampa e Repubblica, domenica 27 ottobre dalle 12,30 alle 18,30, con il saluto laico alle 14. Il rosario sarà recitato domani, sabato 26, alle 18,30, nella parrocchia dell'Ascensione in via Bonfante 3. Il funerale lunedì 28 alle 9,30 nella stessa parrocchia dell'Ascensione: Griseri sarà poi sepolto al Cimitero Parco.
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Avrebbe compiuto 68 anni tra due settimane, il 17 novembre. È morto improvvisamente a 67 anni, stroncato da un infarto, Paolo Griseri, dagli anni Ottanta uno dei massimi esperti del mondo Fiat, oggi Stellantis, ma anche punto di riferimento della Torino degli operai.
Firma storica del giornalismo italiano, Paolo Griseri ha iniziato la sua lunga carriera di giornalista nei primi anni Ottanta (40 anni esatti di iscrizione all'Ordine, dall'ottobre 1984) con il Manifesto, poi come inviato di Repubblica e della Stampa, di cui è stato anche vicedirettore. Ha seguito Sergio Marchionne dal 2004 alla scomparsa nel 2018. Con la Stampa collaborava ancora e, negli ultimi mesi, aveva raccontato la storia della Fiat, in un lungo viaggio a puntate fino alla nascita di Stellantis.
Griseri ha scritto molti libri dedicati al mondo dell'auto e alla politica: con Massimo Novelli e Marco Travaglio "Il processo", mentre con Sergio Chiamparino ha pubblicato per Einaudi "La sfida. Oltre il Pd per tornare a vincere. Anche al Nord". Nel 2012, sempre per Einaudi, ha pubblicato "La Fiat di Marchionne. Da Torino a Detroit".
I giornalisti de La Stampa, scrive in una nota il Comitato di redazione, hanno appreso «con grande tristezza della scomparsa di Paolo Griseri, un collega, ma soprattutto un amico. In questi anni trascorsi insieme a La Stampa, Paolo ci ha regalato la sua grande professionalità e umanità, raccontando il territorio, i suoi personaggi e tutte le sue trasformazioni. Tutti noi lo ricorderemo sempre per la sue capacità umane e di analisi della realtà. In questo momento di profondo dolore, vogliamo far giungere un forte abbraccio a Stefania Aloia e al figlio Gabriele».
Un collega «competente, generoso, una delle penne che meglio hanno saputo raccontare Torino e il Piemonte nelle sue trasformazioni. Un collega con il quale confrontarsi nei momenti di incertezza e di dubbio. Non gli sarò mai abbastanza grato per i consigli e il sostegno che non mi ha mai fatto mancare. Oggi siamo tutti più soli e con una bussola in meno alla quale guardare per capire quel che accade nella nostra società», ricorda sui social il presidente dell'Ordine dei giornalisti del Piemonte, Stefano Tallia.
Attualmente vicepresidente del Circolo della Stampa Sporting, Griseri è stato a lungo impegnato nel sindaco dei giornalisti, delegato ai congressi della Fnsi dal 2001 al 2015, Presidente dei Probiviri della Subalpina e componente del Collegio dei probiviri della Federazione nazionale della Stampa italiana, che rivolge un abbraccio commosso alla famiglia, ai colleghi e amici che hanno potuto conoscere e apprezzare Paolo Griseri.
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