I giornalisti dei quotidiani, delle agenzie di stampa, dell’emittenza radiotelevisiva nazionale e pubblica e privata, dei siti web e degli uffici stampa tornano allo sciopero nelle giornate di venerdì 9 e sabato 10 dicembre. Nei prossimi giorni proseguono gli scioperi dei giornalisti dei periodici. Lo sciopero di due giornate nelle aziende dell’emittenza radiotelevisiva locale è, invece, sospeso.
La categoria è chiamata ad una nuova dura protesta contro la chiusura degli editori della Fieg e dell’agenzia per la contrattazione nel pubblico impiego Aran ad ogni ipotesi di riapertura dei negoziati con la Federazione della Stampa. In particolare la Fieg continua a voler negare il diritto dei giornalisti a tutelare i collaboratori e i precari sfruttati e mal pagati. Gli editori pretendono inoltre di applicare forme di flessibilità selvaggia non contrattata con il Sindacato e negano il recupero del potere di acquisto degli stipendi a quasi un anno dalla scadenza del contratto. Le Aziende della Fieg sono impegnate in una dura campagna di delegittimazione del Sindacato, di intimidazione delle redazioni, in taluni casi con comportamenti antisindacali e con promesse di ricchi premi per chi non partecipa allo sciopero. Un atteggiamento inaccettabile che la Giunta della Fnsi ha oggi condannato nella speranza che tutti gli editori assumano comportamenti rispettosi del diritto costituzionale all’astensione dal lavoro.
L’Associazione delle emittenti Aeranti-Corallo ha invece accettato di riaprire il negoziato anche su temi , come l’attuazione della Legge 30, che gli editori rifiutano di discutere. Proprio in questi giorni importanti categorie, come il settore delle telecomunicazioni, hanno rinnovato il contratto tenendo presente le conseguenze negative di una applicazione non negoziata della legge sul mercato del lavoro. La Fnsi incontrerà la delegazione della Associazioni delle emittenti il 14 dicembre con la speranza che sia possibile concludere rapidamente questo contratto. Non ci nascondiamo le difficoltà, ma siamo impegnati in una seria trattativa per chiudere, così come faremmo con tutte le organizzazioni imprenditoriali che fossero disponibili ad un vero dialogo.
Chiamiamo, pertanto, ancora una volta, a scioperare i giornalisti degli uffici stampa della pubblica amministrazione e quelli del settore privato, contro la pervicace determinazione dell’Aran di respingere la legge sulla comunicazione pubblica, due lettere di indirizzo del Governo e una sentenza del giudice del Tribunale del lavoro. Un atteggiamento ingiustificato e non accettabile.
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Si riportano di seguito le modalità dello sciopero dei giornalisti:
i giornalisti dei quotidiani del mattino si asterranno dal lavoro nelle giornate di venerdì 9 e sabato 10 dicembre per impedire l’uscita dei quotidiani nelle giornate di sabato 10 e domenica 11;
i giornalisti dei quotidiani del pomeriggio si asterranno dal lavoro in modo da impedire l’uscita dei quotidiani nelle giornate di sabato 10 e domenica 11 dicembre;
i giornalisti delle agenzie di stampa, dei service, delle strutture sinergiche nazionali e locali, dei giornali telematici, dei siti web e dei portali internet si asterranno dal lavoro dalle ore 07.00 di venerdì 9 alle ore 07.00 di domenica 11 dicembre;
i giornalisti free-lance, i collaboratori ed i corrispondenti e i giornalisti degli uffici stampa si asterranno dal lavoro per le intere giornate di venerdì 9 e sabato 10 dicembre;
i giornalisti dell’emittenza radiotelevisiva nazionale pubblica e privata analogica e digitale, e dei canali tematici satellitari legati o no a network terrestri si asterranno dal lavoro a partire dalle ore 06.00 di venerdì 9 sino alle ore 06.00 di domenica 11 dicembre;
gli scioperi dei giornalisti dei periodici proseguono secondo il calendario già stabilito dal coordinamento dei periodici d’intesa con le Associazioni regionali di stampa.
Non sono previste deroghe di alcun tipo.
Nel corso dello sciopero, nelle emittenti radiotelevisive nazionali, saranno assicurati soltanto i notiziari in forma ridotta previsti da eventuali accordi aziendali. Pertanto, non andrà in onda nessuna trasmissione o rubrica giornalistica, né andranno in onda trasmissioni registrate in giornate precedenti, che abbiano come conduttori o protagonisti giornalisti, né avvenimenti sportivi con la cronaca di giornalisti. In ogni caso sarà assicurata la presenza dei Cdr in tutte le redazioni al fine di predisporre notiziari straordinari in presenza di eventi di particolare gravità e interesse per l’utenza.
Per impedire recuperi di produttività i Comitati di redazione potranno proclamare, ove necessario, lo stato di agitazione ed il blocco degli straordinari nei giorni precedenti e successivi agli scioperi.
La partecipazione agli scioperi del 9 e del 10 dei giornalisti dell’emittenza radiotelevisiva di ambito locale è sospesa a seguito della riapertura delle trattative per il rinnovo del contratto di settore.