Comunicato della Fnsi diramato in data 17 gennaio 2006:
“La Giunta della Federazione Nazionale della Stampa, riunita stasera con i Presidenti e i Segretari delle Associazioni regionali, ha deliberato all’unanimità che non ci sono le condizioni per sottoscrivere il protocollo d’intesa proposto dal Governo, firmato l’11 gennaio scorso dalle organizzazioni sindacali confederali e dalle Associazioni delle imprese, per un “periodo di tregua” durante le Olimpiadi Invernali e le Paralimpiadi che si svolgeranno nelle prossime settimane in Piemonte.
Le ragioni della mancata adesione della Fnsi al Protocollo sono state illustrate in una lettera inviata da Serventi Longhi e da Siddi al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta che ha convocato ieri a Palazzo Chigi i rappresentanti della Fnsi e della Fieg.
“Come abbiamo avuto modo di rappresentare a Lei e al sottosegretario Paolo Bonaiuti, - affermano Serventi e Siddi nella lettera - la categoria dei giornalisti vive un momento di estrema tensione a causa delle grandi difficoltà registrate nella trattativa per il rinnovo contrattuale con la Federazione Italiana Editori Giornali. La Giunta ha considerato all’unanimità che non ci sono le condizioni per sottoscrivere il protocollo d’intesa firmato dalle organizzazioni sindacali confederali e dalle Associazioni delle imprese.
Nello stesso incontro di ieri sera Lei ha avuto modo di ascoltare la posizione della Fieg, il cui presidente Ambasciatore Boris Biancheri ha nuovamente sottolineato l’indisponibilità degli editori ad una ripresa del negoziato contrattuale.
Questa posizione della Fieg conferma le ragioni di una rottura che si è ripetutamente determinata al tavolo sindacale, non consentendo intese nemmeno su un accordo transitorio biennale.
Nel dare atto al Governo di aver voluto coinvolgere la Fnsi e la Fieg in una intesa di tregua condivisibile in via di principio, intendiamo riconoscerLe anche l’indicazione di un percorso utile alla ricerca di soluzioni ai problemi aperti. Anche in questa prospettiva abbiamo purtroppo dovuto ascoltare la posizione di chiusura degli editori.
Da parte nostra – conclude la lettera - siamo ovviamente disponibili ad accogliere ogni iniziativa che in sede governativa si intenda assumere per favorire un confronto finalmente costruttivo con la nostra controparte”. Serventi Longhi e Siddi esprimono quindi “il rammarico di non poter dare seguito alla richiesta del Governo”.