Circa duecento giornalisti provenienti da tutte le regioni d'Italia hanno partecipato venerdì mattina a Torino alla manifestazione indetta dalla Fnsi per protestare contro la chiusura degli editori sul contratto di lavoro. Davanti ai cancelli del Lingotto, sede del Centro Stampa dei XX Giochi olimpici, i giornalisti hanno manifestato al grido di ''contratto contratto'', ''no al precariato'' e ''si all'autonomia dell'informazione''. Alla manifestazione, organizzata dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana, hanno aderito quasi tute le associazioni regionali, presenti con delegazioni che hanno raggiunto Torino con ogni mezzo. I giornalisti liguri hanno indossato le stesse pettorine gialle utilizzate per il G8, mentre un gruppo di precari lombardi si è vestito da fantasma. L'obiettivo era quello di informare i 10 mila giornalisti di tutto il mondo presenti a Torino, gli atleti e l'opinione pubblica delle ragioni della protesta. ''Siamo a Torino perché i giornalisti vogliono regole e contratto - ha spiegato Paolo Serventi Longhi, segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana- Ci battiamo anche per il riconoscimento della dignità di migliaia di ragazzi precari e freelance che vivono in condizioni di sfruttamento''. Sono intervenuti alla manifestazione anche i presidenti della Fnsi, Franco Siddi, dell'Ordine nazionale dei giornalisti, Lorenzo Del Boca, dell'Inpgi Gabriele Cescutti e della Casagit Andrea Leone, nonché il segrtetario della Subalpina, Franco Tropea e i rappresentanti di tutti i gruppi professionali (Uffici stampa, Unione Cronisti, giornalisti sportivi) La manifestazione è poi proseguita con un'assemblea al cinema Massimo di Torino dove i dirigenti nazionali del sindacato dei giornalisti hanno ribadito la necessità di "elevare" il tono e l'intensità della protesta, mettendo in programma, oltre ai già annunciati giorni di sciopero, anche altre iniziative clamorose come una protesta analoga a quella quella di venerdì da attuarsi in occasione del Festival di Sanremo.
MESSAGGIO DI SIDDI A CIAMPI
A conclusione dell’assemblea-dimostrazione nazionale svoltasi oggi a Torino a sostegno della vertenza contrattuale dei giornalisti, il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, ha indirizzato il seguente messaggio al Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi.
“Illustrissimo Signor Presidente,
a conclusione della dimostrazione-assemblea dei giornalisti italiani convenuti oggi a Torino a nome del Consiglio Nazionale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, riunito insieme con la Commissione Contratto, le Associazioni regionali di stampa, i Gruppi di specializzazioni dei giornalisti ho il compito di rivolgere un rispettoso e caloroso saluto al Presidente della Repubblica Italiana in occasione dell’inaugurazione dei Giochi Olimpici invernali. Le Olimpiadi testimoniano solidarietà e valore della convivenza sociale pacifica. I Giornalisti ne sono testimoni con il loro lavoro indispensabile per un corretto e completo circuito dell’informazione, secondo principi costituzionali: diritto di espressione, di associazione, libertà di stampa, pluralismo. Il loro lavoro si svolge in condizioni sempre più precarie, incerte anche a causa di pressioni e interferenze improprie.
Il rifiuto degli editori alla ripresa della trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto, da un anno rende la situazione oltremodo difficile e pesante. Favorire il progresso economico delle imprese ma anche l’elevazione economica e sociale del lavoro e dei suoi diritti morali e materiali è obiettivo permanente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, che ha sempre ricercato questo equilibrio nella contrattazione collettiva. I Giornalisti italiani della Federazione della Stampa, rispettando il significato dell’Olimpiade e il suo spirito, ha tenuto oggi una pubblica riunione-dimostrazione in Torino per segnalare questa vicenda, che penalizza la qualità e l’autonomia del contenuto editoriale. Nello stesso tempo ha illustrato al pubblico la propria posizione per affrontare con coerenza e rigore i problemi e ribadire la linea della cooperazione e della corresponsabilità sociale. Sono questi i fattori fondamentali per lo sviluppo dell’industria dell’informazione, per il rispetto dei valori morali e materiali del lavoro giornalistico, nel doveroso esercizio di promozione dei diritti di conoscenza e cittadinanza. I giornalisti lavorano con serietà e impegno, anche in questa condizione di sofferenza, per illuminare, con lealtà, l’onore e il prestigio dell’Italia. La rappresentazione dei problemi del sistema informazione e della condizione di sofferenza dei giornalisti con il processo di comunicazione-partecipazione odierna ha voluto significare adesione piena a principi di convivenza e solidarietà, con la fiducia di promuovere anche ragionamenti sereni delle parti economiche e istituzionali delegate alla trattazione delle materie vertenziali del lavoro.
In questa stagione di disagio per il corretto svolgimento dell’attività professionale, i giornalisti della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, nel rispetto delle iniziative che le sono proprie quale organizzazione di categoria, confermano coerenza e impegno per la legalità costituzionale e la giustizia sociale.
Con i più rispettosi saluti, Voglia, Signor Presidente della Repubblica Italiana, accogliere i migliori auguri per l’Italia”.