L’Associazione Stampa Subalpina e l'Associazione Lombarda dei giornalisti esprimono preoccupazione per il ripetersi di episodi che vedono giornalisti subire perquisizioni e sequestri di materiale informativo da parte delle Procure della Repubblica. Appare molto grave la decisione della procura della Repubblica di Brescia che ha incaricato la Guardia di Finanza di bloccare e staccare dalla rete il computer del collega Paolo Colonnello, nella sede milanese del giornale, alla ricerca di file contenenti articoli inerenti l’inchiesta “Pollari-Abu Omar”. La stessa operazione, per lo stesso motivo, si è svolta a Torino, sede centrale de La Stampa. Il provvedimento colpisce il collega unicamente per aver svolto il proprio lavoro di cronista seguendo scrupolosamente le regole della deontologia professionale.
Il Segretario dell’Associazione Stampa Subalpina, Franco Tropea, e il Presidente dell’Associazione Lombarda dei giornalisti, Giovanni Negri, nell’esprimere solidarietà al collega Paolo Colonnello, stigmatizzano il gesto di intimidazione che lede l’autonomia della professione e ricordano che la libertà di stampa è tutelata dalla legge e dalla Corte di Strasburgo, che impedisce le perquisizioni negli uffici dei giornalisti e dei loro avvocati.