E' stato presentato ieri a Roma il "Libro bianco sul lavoro nero giornalistico - storie di violazioni e soprusi nel mondo dell'informazione" (Centro di documentazione giornalistica, 18 euro). "Dobbiamo riuscire a difendere - spiega Paolo Serventi Longhi, segretario generale Fnsi - gli interesse dei nostri rappresentati, dei 12.500 giornalisti con contratto di lavoro art.1, e nello stesso tempo ampliare il fronte delle tutele per chi da anni lavora in regime di precarietà, per chi un rapporto di lavoro, per quanto labile, lo vede come un miraggio. Dobbiamo tutti insieme difendere il sistema di regole e riuscire a trovare la strada perchè tutti ne facciano parte".
Il presidente della Camera dei deputati, Fausto Bertinotti, intervenuto alla presentazione, ha esortato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Franco Levi ad "ascoltare tutte le parti in causa prima di metter mano alla legge sull'editoria". Il sottosegretario ha ricordato l'impegno del governo nel voler riportare la Fieg al tavolo delle trattative per il contratto: "Volgliamo illustrare ad editori e giornalisti ciò che abbiamo in mente in tema di ammortizzatori sociali".
L'ex ministro Gasparri ha parlato anche dello stato di crisi del "Secolo d'Italia" invitando i colleghi all'ottimismo: "Anche io sono stato cassaintegrato quando lavoravo al "Secolo", poi però sono diventato ministro, quindi inviterei i colleghi ad avere fiducia".
L'assemblea nazionale dei precari, riunita dopo la presentazione del Libro bianco, ha approvato un ordine del giorno che ribadice il "sostegno a tutte le iniziative di lotta sindacale insieme ai colleghi contrattualizzati".