E' tempo di primi bilanci per la rivoluzione grafica ed editoriale de "La Stampa", a questo riguardo pubblichiamo un l'estratto di un pezzo uscito sul numero 368 di "Prima Comunicazione".
Il lancio della nuova Stampa è un evento che non ha scosso i torinesi e i piemontesi. A molti piace, molti altri hanno critiche da fare. Ma sicuramente il giornale è tornato all’attenzione del suo pubblico.
La Stampa ‘compact’ piace e nei primi venti giorni ha portato a un aumento del 5-6% delle copie. “Molto soddisfatti, per ora siamo andati decisamente sopra le aspettative”, commenta il caporedattore centrale Giancarlo Laurenzi che ha seguito lo sviluppo del nuovo giornale, “ soprattutto se si considera che, dopo i primi due-tre giorni di tiratura extra dopo l’esordio del 19 novembre, non abbiamo registrato il calo che solitamente accompagna il restyling grafico dei quotidiani. Segno che il progetto è centrato e, soprattutto, che era atteso dai lettori ed è stato apprezzato”. La grafica leggera e molto europea studiata dagli spagnoli dello studio Cases sembra sia riuscita a non sconvolgere gli habituée e a non indurre alla fuga il pubblico più tradizionalista, anche se in redazione si concorda sull’idea di ‘sporcare’ con qualche titolo più corposo e più nero un impianto fin troppo elegante per un quotidiano.
L’editore sottolinea che l’aumento diffusionale è omogeneo per tutte e tre le aree: Torino e Piemonte, interregionale e nazionale. L’unico, serio, problema la nuova Stampa lo sta vivendo al Sud. La tipografia dell’editore Ciancio, alla quale si è affidato il quotidiano torinese per le copie siciliane, stampa, infatti, ancora sul vecchio formato lenzuolo e, per giunta, senza il full color. Il risultato è bizzarro: La Stampa distribuita in Sicilia ha una cornice bianca di alcuni centimetri e, qualche volta, esce con paginoni inchiostrati per meta a colori e per metà in bianco e nero.
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