Gianluigi Paragone lascia "la Padania", il giornale della Lega Nord che ha diretto per quasi due anni. Per ora non ha spiegato quale sarà il suo futuro professionale e neppure ha spiegato i motivi delle dimissioni. Nell'editoriale di commiato ai lettori ha ribadito la sua fiducia ad Umberto Bossi. Da dopodomani il giornale sarà firmato da Leonardo Boriani, già vicedirettore del quotidiano leghista.
"Dopo quasi due anni - ha scritto Paragone - lascio la direzione della Padania. Tanto o poco che sia, credo che in questo tempo ho dato, abbiamo dato, il massimo. E per questo resterà un periodo unico. Siamo stati insieme quasi quotidianamente, in un rapporto diretto fatto di articoli, lettere, risposte. Qualcuno ha condiviso le mie posizioni, qualcun altro meno...".
"Umberto Bossi - ha aggiunto - mi ha lasciato grande libertà di espressione e di manovra, consentendomi di interpretare il giornale di partito non in senso ortodosso".
"So che questa mia libertà di movimento (per qualcuno eccessiva) - ha spiegato - ha qualche volta comportato dei problemi, ciò nonostante il Senatur non mi ha mai chiesto di abdicare dall'essere innanzitutto giornalista".
"Sono stati due anni difficili per il Capo - ha proseguito - due anni in cui s'è ripreso la vita e la politica. Chi parlava di successioni in via Bellerio, s'era fatto male i calcoli. La politica è in evoluzione e chi sbaglia le mosse finisce fuori gara: Bossi guiderà anche stavolta la Lega mettendola sulla strada giusta".
"Ecco perchè - ha concluso Paragone - proprio in questi mesi di cambiamento del centrodestra, serve un leader che sia riconosciuto come tale. Che abbia il carisma e visione politica. Nessuno, secondo me, ne ha quanto Bossi".
Ansa