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27/12/2006

A GENNAIO LA MOBILITAZIONE CONTINUA

Il 2007 inizierà con nuove iniziative a sostegno della vertenza, apprezzamenti per i pronunciamenti del governo. Sull’integrativo Rai Landolfi (An) è critico: “Accantona il problema ma non lo risolve”, mentre per l’Ulivo “la Rai ha rotto il fronte degli editori”

Saranno decise dalla Fnsi nei primi giorni di gennaio nuove possibili iniziative a sostegno della vertenza contrattuale. In un’intervista a ‘l’Unità’ il segretario generale Paolo Serventi Longhi attacca frontalmente “l’oltranzismo di alcuni gruppi editoriali” tra cui “Caltagirone, De Benedetti, Riffeser e Ciancio Sanfilippo”. I vertici Rai, con la decisione di discutere con l’Usigrai il rinnovo dell’integrativo aziendale, ha rotto il fronte degli editori. Per Mario Landolfi, presidente della commissione Vigilanza Rai, si tratta di “un buon segnale, ma accantona il problema senza risolverlo”. Mentre per l’Ulivo Giuseppe Giulietti (Ds) ed Enzo Carra (Dl) “la Rai ha fatto bene a rompere il fronte dei falchi, il cui radicalismo estremista sta creando disagio all’informazione”. La Fnsi giudica positive le iniziative del governo delle ultime ore:

“Giungono segnali molto importanti dal Governo, proprio nel giorno in cui riprendono le pubblicazioni i quotidiani dopo cinque giorni di assenza dalle edicole.
Il sito governo.it pubblica lo schema per una disciplina organica del settore editoriale che assume la veste di un vero e proprio testo unico di riforma delle norme riguardanti l’editoria e il giornalismo. Si tratta di uno schema predisposto dal Dipartimento per l’Editoria della Presidenza del Consiglio che affronta in maniera organica i diversi problemi, dal prodotto editoriale al mercato e alla pubblicità, dalle provvidenze ai limiti e ai controlli, dallo statuto dell’impresa al ruolo e alla deontologia dei giornalisti. Sottoporrò lo schema, già illustrato dal sottosegretario Ricky Levi, alla riunione della Giunta convocata per il 9 gennaio sui temi contrattuali. Risponderemo al questionario del Governo sottolineando le attuali distorsioni del sistema della comunicazione, specie per quanto riguarda l’intervento dello Stato a sostegno delle imprese editoriali. Occorrerà naturalmente coordinare il lavoro della commissione presieduta dal professor Enzo Cheli sulla riforma dell’Editoria con il disegno di legge governativo sulle televisioni e le radio presentato in Parlamento dal ministro della Comunicazione, Paolo Gentiloni.
Un segnale altrettanto importante è giunto ieri dal ministro del Lavoro, Cesare Damiano, che ha annunciato un forte intervento governativo sui temi del precariato e del mercato del lavoro giornalistico e della riforma della previdenza dell’Inpgi. La Federazione della Stampa sottolinea nuovamente la disponibilità a collaborare con le istituzioni e con le altri parti sociali per sviluppare il pluralismo e l’indipendenza dei media, e nello stesso momento a creare le condizioni per l’avvio di negoziati contrattuali costruttivi. Ma per questo occorre che si manifesti finalmente una volontà di dialogo della Federazione degli Editori che finora ha creato soltanto un incomprensibile muro contro muro con i continui rifiuti ad ogni tavolo di trattativa”.
Fnsi
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