Carlo Caracciolo entrerà a titolo personale nel capitale di ‘Liberation’ affiancando l'azionista di maggioranza Edouard de Rothschild. In un comunicato l'uomo d'affari francese che resta il primo azionista con il 38,7% ha reso noto che "l'italiano Carlo Caracciolo, co-fondatore del quotidiano 'La Repubblica' fa il suo ingresso nel capitale a titolo personale e diventa il secondo azionista con il 33,3% del capitale" ( 5 milioni di euro). L'annuncio segue l'approvazione avvenuta ieri da parte dei dipendenti del quotidiano del cambiamento dello statuto che li ha privati di una larga parte dei loro diritti di veto ma ha aperto le porte ad una ricapitalizzazione del giornale vicino al collasso economico. Hanno votato si al cambiamento dello statuto il 68 per cento dei giornalisti, il 60 degli amministrativi ed il 50 degli operai. L'approvazione della rinuncia ad una larga parte dei diritti attribuiti alla società civile del personale di ‘Liberation’ era la condizione sine qua non posta da Rothchild per la ricapitalizzazione (15 milioni di euro). Con 135 mila copie vendute al giorno, il giornale a fine 2006 aveva accumulato perdite per circa 12 milioni di euro; a ottobre era stata avviata una procedure di salvaguardia che ha consentito di congelare i debiti e bloccare i creditori. Nel suo comunicato l'azionista di maggioranza ricorda che l'azionariato è composto anche da Pathé, Mediascap - società del gruppo La libre belgique -, La derniere Heure, Suez, già azionari di ‘Liberation’ che sono presenti con il 10, l’8 e il 2 per cento del capitale. Entrano anche una decina di investitori a titolo personale tra i quali Bernard Henri-Levy, Henri Seydoux, Pierre Bergé e André Rousselet che assieme rappresentano l'8 per cento del capitale. La società civile del personale di ‘Liberation’, fino ad ora la seconda componente azionaria investirà circa 100 mila euro ed anche la società dei lettori, creata all'inizio della crisi finanziaria del giornale, ha annunciato la sua intenzione a sottoscrivere l'aumento di capitale. La nuova composizione azionaria, che per Rothschild “consentirà a ‘Liberation’ di continuare a scrivere la sua storia”, sarà votata dall'assemblea straordinaria prevista per domani.
Ansa