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08/01/2007

Ascolti: bene il Tg1 di Riotta e il TgLa7 di Piroso

Il telegiornale ammiraglia della Rai con la nuova direzione prende il largo sul Tg5 di Carlo Rossella, incremento anche per il tg della tv di Telecom e per il Tg3 di Antonio Di Bella. I giovani guardano Studio Aperto

Il 2006 è stato l'anno del crollo dei programmi trash e nazional-popolari e dove anche le fiction, per la prima volta, hanno registrato una situazione di assestamento. Bene è andata invece l'informazione, soprattutto il Tg1, che si è rinforzato dall'arrivo di Gianni Riotta, e l'intrattenimento. Il 2006 è stato anche l'anno della Grande Integrazione. Integrazione tra canali tradizionali, digitale terrestre e la tv satellitare. In particolare quest'ultima è cresciuta, secondo il recente monitoraggio di Eurisko/Audistar, con un'incremento del mercato pay satellitare dell'8% e una penetrazione del 22%. In altre parole, per citare il suo numero uno italiano, Tom Mockridge, 4 milioni di abbonati per Sky Italia equivalgono a 12 milioni di telespettatori. Un numero importante che insidia i canali terrestri tradizionali che comunque hanno continuato a detenere il grosso dell'ascolto: i 7 network hanno raggruppato mediamente 10.457.493 spettatori al minuto, mentre le satellitari 806.706. Anche se, mentre i canali sul satellite hanno registrato una variazione di ascolto pari al 24,24 %, le 7 maggiori reti hanno ottenuto un incremento fisiologico dello 0,76 %.

La nomina di Antonello Piroso a direttore della redazione giornalistica de La7 ha sortito grandi risultati. Il telegiornale della sera ottiene una variazione di ascolto positiva di 39,22 punti percentuali, con l'1,88% di share e 394.420 spettatori al minuto e quello delle 12.30 del 31,82% (share: 2,58% e 320.708 di audience media) . La rete di Telecom Italia Media ottiene globalmente nella categoria dedicata un incremento di variazione di ascolto tra il 2006 e il 2005 del 33,3% grazie anche ai sempre alti seguiti di programmi come 8 1/2 e l'Infedele. Bene anche l'informazione di Rai 3: variazione del +6,2% tra le varie edizioni dei tg e programmi che tengono alto il profilo del servizio pubblico come Report, Mi Manda Rai 3 e Chi l'ha Visto. Cresce la percentuale di ascolto dell'edizione delle 12.00 del TG3 (7,01% con 1.275.402 spettatori). Il telegiornale diretto da Antonio Di Bella si conferma il terzo nazionale: l'edizione serale si attesta al 15,48% di share e 2.300.862 spettatori in un minuto. Un 2006 al galoppo per il Tg1 diretto da Clemente Mimun e poi da Gianni Riotta che aumenta il distacco rispetto al TG5 nelle due maggiori edizioni: 31,46% e 6.679.528 ascoltatori al minuto rispetto al 26,59% del TG5 delle 20.00 e i suoi 5.709.519 ascoltatori. La maggiore edizione diurna del tg della rete ammiraglia Rai supera la soglia del 30% di share (30,28%) corrispondente a 4.986.922 spettatori al minuto, rispetto al 23,89% di share del giornale diretto da Carlo Rossella, pari a 3.707.432 ascoltatori.

Da sottolineare, all'interno della categoria informazione, l'incremento positivo della variazione di ascolto nel pubblico maschile, trasversale tra le varie reti, in particolare a favore del Tg2 (+11,45% nell'edizione delle 20,30). L'edizione serale, inoltre, registra un forte incremento percentuale: +10,07%, raggiungendo l'11,38% di share e 2.669.397 spettatori. Grande seguito di giovanissimi per Studio Aperto e il suo ritmo incalzante, seguito da uno share pari al 22,83% per l'edizione delle 12.25 e del 19,45% per quella delle 18.30 (fascia 4-14 anni). Staffetta di ascolti tra Tg2 e Studio Aperto: il tg diretto da Mauro Mazza vince nell'edizione diurna (21,45% di share rispetto al 19,63% di share ottenuto da Mario Giordano), ma viene scavalcato dal diretto rivale in quella serale (in due fasce orarie molto diverse tra loro, quella rispettivamente delle 20.30 e delle 18.30) con l'11,38% di share vs il 12,76%. In calo il TG4 di Emilio Fede, in particolare nell'edizione serale che registra uno scarto negativo di percentuale di ascolti pari al 5,63, con il 7,42% di share e 1.120.767 spettatori al minuto.
Agi
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