"Il contenimento della spesa pubblica e l'eliminazione degli sprechi sono due temi su cui l'Italia dei Valori si sta impegnando dall'inizio di questa legislatura. Tra i costi sostenuti dallo Stato c'e' il finanziamento alle testate giornalistiche di partito e non. Io non credo che lo Stato debba trasformarsi in editore e surrogare alla mancanza di lettori, e quindi di copie vendute, con finanziamenti di milioni di euro a centinaia di testate". E' quanto spiega il ministro per le Infrastrutture Antonio Di Pietro in un intervento sul suo blog.
"Si discute di liberalizzazioni e di libero mercato, ma se i giornalisti vivono in parte grazie ai contributi statali, si può ancora e legittimamente parlare di informazione libera? I giornali - dice - devono avere un unico riferimento: il lettore. Se il lettore apprezza i contenuti, le vendite saranno sufficienti a sostenere il giornale. In caso contrario deve chiudere".
"L'editoria assistita - prosegue Di Pietro - rappresenta oltre che uno spreco, un condizionamento indiretto della politica editoriale da parte dello Stato. L'Italia dei Valori proporrà una riduzione dei finanziamenti all'editoria con il taglio di ogni fondo a tutte le testate prive di una reale valenza sociale e a tutte le testate di partito. I fondi per queste ultime possono essere reperiti nei finanziamenti già previsti per i partiti".
MF Dow Jones News