Le nuove regole per la vendita dei giornali sarebbero "saltate" dal pacchetto sulle liberalizzazioni varato ieri dal Consiglio dei ministri e se ne dovrebbe invece discutere nell'ambito della riforma dell'editoria. Lo annuncia Armando Abbiati, presidente della Snag-Confcommercio (13.000 edicole sulle complessive 37.000 circa presenti in Italia). La proposta che riguardava le edicole "non c'é né nel Ddl né nel decreto - spiega Abbiati -: siamo stati stralciati ieri all'ultimo momento. Aspettiamo una comunicazione ufficiale del Governo la cui volontà è comunque quella di discutere le modifiche che ci riguardano nell'ambito della riforma dell'editoria". Le nuove norme avrebbero consentito ad altri soggetti (ad esempio la grande distribuzione) di poter vendere sia giornali che quotidiani (oggi si deve optare per uno o l'altro prodotto editoriale). C'era inoltre la proposta di creare delle edicole "madri" che potessero rifornire gli altri soggetti con i prodotti editoriali. "Non siamo contrari a questa ipotesi - spiega Abbiati - ma c'é comunque il problema della resa da affrontare. Inoltre la cosa più importante - conclude - è definire cosa è un prodotto editoriale". Ansa