Profanazione del sacramento. E' la sentenza senza appello che L'Osservatore Romano lancia contro L'Espresso, reo di aver pubblicato l'inchiesta sui confessionali italiani.
Il giornalista Riccardo Bocca ha visitato 24 chiese, in cinque città italiane, per "confessarsi" sulle questioni più "scomode", ottenendo spesso risposte contrastanti rispetto alle direttive di Papa Ratzinger. L'intervista, uscita ieri nelle edicole, mette in luce le voci dissonanti della Chiesa per quanto riguarda temi importanti, dai Pacs alle staminali, dalla contraccezione all'omosessualità. Per nulla scontate e spesso sorprendenti le risposte dei confessori interpellati dal "peccatore".
"Vergogna. Un sacramento è stato profanato". Il giornale della Santa Sede si scaglia contro il settimanale definendo il dossier "un'operazione disgustosa, indegna, irrispettosa, particolarmente offensiva".
Secondo l'Osservatore, a farne le spese sono soprattutto i "milioni di credenti, il cui sentimento religioso è stato offeso". In sostanza, il quotidiano del Vaticano punta il dito contro "la grave lesione all'inviolabilità del ministero pastorale" che deriva dall'avere ingannato, a scopo scandalistico, la buona fede dei sacerdoti. "Si è infranto quello spazio certamente sacro - chiarisce il giornale - che è il luogo in cui l'uomo che si riconosce peccatore chiede intimamente di incontrare l'amore misericordioso di Dio".
Altrettando grave, conclude "con tristezza e rammarico" L'Osservatore, è l'assenza di altre reazioni che il servizio non sembra aver suscitato, soprattutto in "quanti in altre circostanze si erano pronunciati in difesa del senso religioso altrove offeso".
la Repubblica.it
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