Il ddl di riassetto del settore televisivo contiene "già segnali significativi" per il varo di "norme più restrittive rispetto alla direttiva europea 'Tv senza frontiere', che prevede un aumento della pubblicità televisiva". Lo ha detto il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, rispondendo durante il question time a Montecitorio. Dopo aver ricordato che "la pubblicità è risorsa essenziale per il mercato televisivo", il ministro ha sottolineato anche la necessità di "tutela del diritto dei telespettatori, del rispetto del diritto degli autori all'integrità dell'opera e di non pregiudicare il mercato televisivo". "Il governo - ha concluso Gentiloni - condivide le preoccupazioni espresse per un eccessivo affollamento della pubblicità televisiva e per questo assicura il più puntuale rispetto delle norme vigenti".
Asca
Una Rai unitaria e un approfondimento dei temi del dialogo interno tra i giornalisti dell'azienda di Stato. Sono queste le indicazioni dell'Usigrai dopo l'audizione con il ministro Gentiloni.
Il sindacato ribadisce che "serve approfondire ancora il dibattito tra i giornalisti della Rai e tra i lavoratori del Servizio Pubblico per arrivare a una riforma davvero utile ai cittadini". Esprime soddisfazione il segretario dell'Usigrai Carlo Verna ascoltato, insieme ai vice segretari Daniele Cerrato e Claudio Valeri, nell'ambito delle audizioni predisposte dal Ministro delle Comunicazioni per approfondire i temi della riforma Rai. Presente anche il sottosegretario Luigi Vimercati.
"Abbiamo trovato grande disponibilità all'ascolto da parte del ministro Paolo Gentiloni - si legge nella nota dell'Usigrai - e questo è decisamente rassicurante". Il sindacato fa sapere che nelle prossime settimane convocherà tutti i giornalisti delle redazioni Rai per renderli partecipi del dibattito. "Serve infatti - continua la nota - la partecipazione di tutti per continuare il confronto sulla definizione della riforma del Servizio Pubblico Radiotelevisivo".
Positivo il giudizio del sindacato sulla creazione di una Fondazione a patto che "non sia solo il Parlamento a decidere dei vertici della Fondazione ipotizzata".
Per l'Usigrai restano fondamentali "gli obiettivi di qualità e differenziazione dei contenuti del Servizio Pubblico ribaditi dal Ministro". Ma "la Rai - conclude la nota - deve comunque restare unitaria, contro le ipotesi di separazioni societaria che potrebbero preludere alla vendita di interi comparti produttivi".
Agi