"La vertenza per il rinnovo del contratto nazionale dei giornalisti, a due anni dalla scadenza, va assumendo sempre più un carattere inconcepibile per lo stato dell'informazione in una democrazia moderna, oltre a rappresentare una vera e propria assurdità per lo stato della contrattazione collettiva. Sembra di rivedere, negli editori che non accettano di sedersi al tavolo delle trattative, le gesta di prepotenti padroni del vapore ottocenteschi".
Lo afferma Stefano Pedica, capo della Segreteria politica di Italia dei Valori.
"Alla categoria dei giornalisti, che ha un ruolo di irrinunciabile importanza nel meccanismo della democrazia, e la cui autonomia non deve essere messa in discussione, va la piena solidarietà e l'appoggio politico di Italia dei Valori, che si unisce a loro nel chiedere al Governo - aggiunge Pedica - un pronto ed efficace intervento per garantire a tutti questi lavoratori migliori e certe prospettive per le loro carriere, contro l'indecorosa precarizzazione del settore voluta dagli editori".
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