"L'iter del ddl sulla transizione al digitale procede come da programma". Lo ha detto il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, a margine della presentazione di una mostra sul giurì della pubblicità, rispondendo a chi gli chiedeva che cosa ne sarà della legge sulle tv dopo la fiducia di ieri al Senato.
Ansa
La transizione al digitale terrestre é da imboccare con maggiore decisione": lo dice la Federazione nazionale della stampa in una nota. "La Fnsi - si legge nella nota - lo sottolinea di nuovo oggi, in occasione di un primo avanzamento che riguarda Cagliari ed altri 122 Comuni della Sardegna, dove da alcune ore Raidue e Retequattro in analogico sono state spente e sono ora visibili soltanto attraverso decoder. Il sindacato dei giornalisti chiede che la fase di transizione venga ridotta nella sua durata e che la data di passaggio sia resa vincolante, senza possibili deroghe o rinvii: il novembre 2012 di cui parla lo schema di disegno di legge Gentiloni è un orizzonte troppo lontano e incerto, che rischia di non indurre gli operatori a scelte nette e irreversibili. Con la stessa finalità di dare al sistema televisivo un indirizzo certo, la Fnsi ritiene che non possano essere assegnate a nuovi operatori analogici le frequenze che lo switch off renderà disponibili (di Rai, di Mediaset o di altri soggetti): se questa possibilità non venisse esclusa, si darebbe il segnale che la transizione non è poi così sicura. I giornalisti italiani - conclude la Fnsi - sono interessati ad un rapido attraversamento del guado tecnologico, ma questo deve avvenire in un quadro di riferimento chiaro per l emittenza nazionale e locale; in cui, naturalmente, è da considerare valore essenziale la difesa dell occupazione nel settore".
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