E’ ormai chiaro che la libera informazione è sotto il tiro di gruppi terroristici di origine incerta. Ieri, in apertura della conferenza stampa della Fnsi a due anni dalla scadenza del contratto con la Fieg, avevo espresso solidarietà al direttore del Tg5 Carlo Rossella per le minacciose scritte nelle vicinanze della sua abitazione ed avevo ricordato le gravissime intimidazioni delle nuove Br nei confronti di giornalisti e di redazioni di organi di informazione.
Oggi dobbiamo registrare l’intimidazione violenta nei confronti dei colleghi del quotidiano “La Nazione” di Firenze, ai quali va la solidarietà della Federazione della Stampa. Le minacce nei confronti dei giornalisti stanno diventando quotidiane e assumono l’aspetto di una provocazione di carattere generale, forse ben orchestrata e coordinata. D’intesa con le Associazioni Regionali di Stampa, ribadisco quindi la richiesta alle forze dell’ordine e ai ministeri competenti di rafforzare la vigilanza nei confronti di tutti gli organi di informazione per evitare che dalle minacce si passi agli atti concreti. I giornalisti continueranno a fare il loro mestiere al servizio dei cittadini respingendo ogni forma di intimidazione.
Paolo Serventi Longhi
segretario generale Fnsi
La cronaca:
"La prossima volta non solo caramelle ma fili e detonatori". Lo si legge in un foglio trovato stanotte intorno alle 4, davanti alla sede de "La Nazione" di Firenze, quotidiano del nostro gruppo.
Il pacco è stato notato dalla vigilanza appoggiato sull'angolo della guardiola. Era chiuso in un sacchetto di plastica gialla legato con uno spago. Sotto uno strano simbolo sconosciuto. Era indirizzato al direttore del quotidiano fiorentino, Francesco Carrassi.
La vigilanza ha immediatamente avvertito i carabinieri che, dopo essersi accertati che all'interno non ci fosse materiale esplosivo, hanno aperto il pacco trovando caramelle e un foglio indirizzato ai giornalisti della Nazione con minacce esplicite di morte.
Il foglio è stato firmato dal Pdsa (Partito democratico situazionista armato). I due fogli all'interno erano scritti al computer.
Nella missiva si fa un esame della situazione politica e diverse critiche alle tipologie di articoli presenti sul quotidiano. Il movimento appare per la prima volta, anche se dai primi rilievi sembrerebbe ispirarsi ad un movimento situazionista degli anni '70, vicino agli anarco-insurrezionalisti.
Nessun riferimento ai brigatisti arrestati. Al lavoro il Ris ed i Ros dei Carabinieri di Firenze.
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