Sulla questione del contratto dei giornalisti ''il governo deve accelerare il passo'': lo ha chiesto il presidente della Federazione nazionale della stampa Franco Siddi intervenendo stamani a Perugia a un'iniziativa promossa dall'Associazione stampa umbra.
''Apprezziamo lo sforzo costante che il ministro del lavoro mantiene sull'argomento - ha detto Siddi - ma a questo punto ci sono delle partite aperte. Come quella del lavoro autonomo giornalistico con particolare riguardo alla previdenza. C'è una disomogeneità drammatica. I collaboratori giornalisti hanno diritto a una previdenza pari al 12 per cento e devono versare loro i due terzi, mentre per tutti gli altri lavoratori autonomi lo fanno le aziende. Cominciamo almeno da qui a dare un segnale di giustizia sociale''.
Il presidente della Fnsi ha quindi fatto riferimento alle delibere che riguardano la riforma della previdenza ''per assicurare un futuro alle pensioni dei giornalisti attraverso costi dei quali si fa carico la categoria''. ''Gli editori si oppongono a questo - ha proseguito - solo per un'operazione di ricatto incomprensibile verso i giornalisti, cioè per tenere all'angolo la categoria e magari mandare a rotoli il presidio principale di garanzia che è quello della previdenza. Il governo deve agire e trovare la strada - ha concluso Siddi - per sbloccare queste delibere fondamentali''.
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Secondo il ministro della giustizia, Clemente Mastella, in merito al rinnovo del contratto dei giornalisti ''è sbagliato non chiudere questa interminabile vertenza''. ''Soprattutto la Rai dovrebbe sganciarsi e chiudere subito la vertenza'', aggiunge.
''La Rai, essendo un'azienda con la sua tipicità e peculiarità a carattere pubblico - ha spiegato il ministro a Napoli, a margine di un incontro - dovrebbe subito chiudere la vertenza in modo tale da incentivare, successivamente, anche gli altri''.
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''Stamattina il presidente della Fnsi ha chiesto al governo di accelerare il passo rispetto alla difficile trattativa per il rinnovo del contratto dei giornalisti. Ritengo che l'esecutivo debba continuare ad assicurare il massimo impegno, ma in questa nuova fase è necessaria un'azione più incisiva per garantire il diritto al contratto e per rispondere con efficacia a chi cerca di imbavagliare il sistema dell'informazione anche attraverso la precarizzazione di massa del settore''.
Lo afferma Gianni Pagliarini (Pdci), presidente della commissione Lavoro della Camera.
''Si tratta - osserva - di una battaglia fondamentale, per i diritti e per il tasso di democrazia nel Paese. Per quanto mi riguarda, garantisco tutto il mio impegno affinché tutti i giornalisti possano ottenere risposte in questa
direzione''.
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