"Dobbiamo proseguire, perché così come sono, gli Ordini professionali non possono andare avanti". Lo ha detto il ministro della Giustizia Mastella, a Napoli, durante un dibattito organizzato dal master di giornalismo dell'università Suor Orsola Benincasa. Sul tema: "Identità e regole delle professioni della comunicazione", dopo il saluto del rettore Francesco De Sanctis e gli interventi introduttivi del preside Lucio D'Alessandro e del giornalista e docente Paolo Scaldaletti, hanno preso parte alla discussione: Furio Garbagnati, presidente dell'Assorel (Agenzie di relazioni pubbliche), Andrea Prandi, presidente della Ferpi (Federazione relazioni pubbliche) e Vittorio Roidi, segretario del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti.
Roidi ha detto che la categoria, sotto attacco da parte degli imprenditori, deve difendere la propria identità: "Rispetto ad altri comunicatori, a noi spetta il compito di ricercare la verità, nell'interesse esclusivo del cittadino. Ci auguriamo che il disegno di legge del ministro sulla riforma delle professioni, aiuti i giornalisti a fare meglio il proprio mestiere". Il ministro della Giustizia ha spiegato che il disegno di legge "porta in Europa" e sarà seguito da una serie di provvedimenti ad hoc, che utilizzando la strumento della delega, adatteranno i singoli Ordini alle necessità. Riguardo alla necessità che sia firmato il contratto di lavoro dei giornalisti ha affermato che "soprattutto la Rai, per le sue caratteristiche, deve spingere perché la trattativa fra la Fieg e il sindacato dei giornalisti riprenda e porti a un risultato positivo".
Ordine dei giornalisti
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