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16/03/2007

"Rivendichiamo il diritto alla contrattazione nazionale"

L'assemblea di Cdr e fiduciari chiede al Governo un'azione più decisa, verso iniziative di lotta

La Conferenza Nazionale dei Cdr, organismi di base dei giornalisti italiani, rivendica il diritto costituzionale alla contrattazione nazionale. Un diritto negato da una controparte, la Federazione Italiana degli Editori Giornali, che da 744 giorni rifiuta di aprire il negoziato per rinnovare il contratto nazionale di lavoro
In questo quadro la Conferenza dei Comitati di Redazione indica la necessità che il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, già diffidato dall’Inpgi intervenga con un atto immediato del Governo che permetta il varo della riforma della Previdenza dei Giornalisti Italiani, già approvata dagli organismi decisori dell’Inpgi, ma strumentalmente bloccata dalla Fieg come ulteriore arma di pressione sulla vertenza contrattuale. Ogni mese di rinvio della riforma delle pensioni costa alla categoria un milione e 600 mila euro.
L’assemblea dei Cdr ritiene improcrastinabile l’apertura del confronto con la Fieg. I giornalisti italiani, consapevoli della posta in gioco, assumono sulle proprie spalle la responsabilità di chiedere agli editori e al Governo di aprire subito un negoziato che stabilisca le regole del lavoro del giornalista multimediale, definisca il quadro normativo, fissi gli strumenti di sostegno pubblici.
L’assemblea dei Cdr dà mandato agli organismi dirigenti della Fnsi di verificare, entro i prossimi trenta giorni, i margini per varare la riforma dell’Inpgi, definire un nuovo assetto del mercato giornalistico anche in relazione al precariato.
Contemporaneamente, i Cdr danno mandato alla Segreteria della Fnsi di verificare le condizioni per un accordo-ponte che - con il necessario contenuto economico – determini gli elementi per avviare a soluzione le questioni del Precariato e del lavoro autonomo per un giusto riequilibrio contrattuale e sia propedeutico all’apertura immediata e contestuale di un confronto a tutto campo sulla parte normativa. Di questo ampio contesto contrattuale è parte integrante anche il negoziato sulla multimedialità.
Qualora tale termine scadesse senza produrre risultati, la Conferenza dei Cdr affida agli organismi della Fnsi la gestione, d’intesa con i Cdr, di iniziative di lotta già sperimentate e di un pacchetto congruo ed eccezionale di giorni di sciopero da attuare soltanto nelle forme più efficaci e che creino reali ripercussioni economiche e politiche. L’assemblea dei Cdr sollecita il Governo a fare la propria parte senza indugi e tentennamenti su questi temi.

Ordine del giorno approvato dalla Conferenza nazionale dei comitati e fiduciari di redazione (2 voti contrari e 21 astenuti)

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