Lunedì scade l'ultimatum dei talebani sulle vite del collega Daniele Mastrogiacomo e del suo collaboratore afghano, dopo la già avvenuta esecuzione dell'autista. Da Kabul Pino Scaccia per il Tg1, nell'edizione delle 13, riferisce di uno "stato avanzato delle trattative" e di una possibile "imminente liberazione come riportato da diversi siti afghani". Inanto sempre più intensi i contatti tra il governo italiano e quello guidato da Karzai per arrivare ad una soluzione positiva.
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Il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti esprime allarme e ansia per il susseguirsi delle notizie sul sequestro del collega Daniele Mastrogiacomo. L'Ordine fa appello alla Presidenza del Consiglio dei ministri, al Ministero degli Esteri, alle autorità internazionali e alle associazioni umanitarie, affinché sia messo in atto ogni tentativo per salvare la vita di Mastrogiacomo. Nelle ultime ore la vicenda si è fatta ancora più drammatica, anche se i sequestratori sembrano avere accolto la richiesta di procrastinare il termine dell'ultimatum per lo svolgimento dei negoziati.
L'Ordine dei giornalisti ricorda che Mastrogiacomo da molti anni è un attento osservatore dei campi di guerra. In Afghanistan stava cercando di intervistare i capi della milizia talebana e proprio per la sua volontà di vedere e raccontare gli eventi è stato arrestato. Ora rischia la vita.
L'Ordine invita i giornalisti ad esprimere in ogni forma la loro preoccupazione e ad impegnarsi per far crescere un forte movimento di opinione che aiuti a porre fine alla prigionia di Daniele, ne favorisca la liberazione e la restituzione ai suoi cari e ai suoi compagni di lavoro.
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