Il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, si augura "un esame approfondito, non affrettato, ma di merito, e senza ostruzionismi" da parte delle commissioni Trasporti e Cultura della Camera sul disegno di legge di riassetto del sistema tv, anche se immagina che "possa concludersi in poche settimane". Il testo del provvedimento, ha spiegato il ministro, è aperto a modifiche e integrazioni, fatta eccezione per "i pilastri della proposta", tra i quali c'é "il tetto del 45%" alla raccolta pubblicitaria imposto a ciascun operatore tv. "Penso che l'indagine conoscitiva (terminata oggi dalle commissioni di Montecitorio, ndr) non sia stata inutile - ha detto Gentiloni rispondendo alle domande dei cronisti a margine di un'audizione in commissione Istruzione al Senato - perché ha messo in evidenza, al di là delle opinioni e delle posizioni più note perché più diffuse tra i media, anche punti di vista di diversi operatori del settore di cui il Parlamento deve tener conto. Mi auguro che l'esame in commissione sia approfondito, non affrettato, ma di merito, e senza ostruzionismi, nell'interesse di tutti, e penso che possa concludersi in poche settimane. Sarà poi la conferenza dei capigruppo di Montecitorio a decidere quando portare il provvedimento in Aula. Per il governo, comunque, è uno dei provvedimenti e dei disegni di legge di un certo rilievo". Quanto alle possibili modifiche al testo, "non credo che questo provvedimento, e in generale tutti i provvedimenti proposti dal governo, possano considerarsi immutabili", ha detto il ministro. "Certamente il governo, con il sostegno della maggioranza, difende i pilastri della proposta", tra cui c'é senza dubbio "il tetto del 45%. Ma c'é anche un'ampia disponibilità a discutere di proposte sia emendative, sia integrative", ha sottolineato Gentiloni. "Penso, per esempio, alle sollecitazioni a integrare il disegno di legge, che disciplina la transizione al digitale terrestre, su materie come l'emittenza locale su cui il testo interviene solo indirettamente".
Ansa