Da vecchio partigiano, Enzo Biagi ha scelto la Resistenza come tema della prima puntata di Rt - Rotocalco televisivo, il programma - realizzato in coproduzione con il Tg3 - che dal 22 aprile su Raitre lo riporterà sugli schermi della tv pubblica a cinque anni dall'editto bulgaro che gli costò l'allontanamento da Viale Mazzini. Ma non ci sarà solo il ricordo del 25 aprile: le resistenze - spiegherà Biagi - continuano tutti i giorni, dal lavoro precario al carovita al pagamento degli affitti. E' presto per dire se Biagi inizierà con un 'Dunque, dove eravamo rimasti?', come fece Enzo Tortora vent'anni fa, a febbraio del 1987, riprendendo Portobello dopo l'inchiesta giudiziaria che lo aveva ingiustamente coinvolto. Chi lo conosce bene non esclude che il giornalista si tolga qualche sassolino dalla scarpa. In queste ore, comunque - spiegano dalla redazione di Rt, titolo della sua prima trasmissione del 1962 - Biagi è al lavoro con grandissima serenità, come se non avesse mai smesso, e con la consapevolezza di essere un signore di 86 anni. Quasi sicuramente a lanciare lo speciale di Rt sarà Fabio Fazio a "Che tempo che fa", con una formula tutta da studiare: del resto, è stato proprio nello studio del programma che Biagi ha annunciato, a dicembre scorso, il suo ritorno e ora è già pronto a ricambiare l'ospitalità all'amico Fabio. A fare da trait d'union tra le due esperienze è Loris Mazzetti, dirigente di Raitre responsabile di "Che tempo che fa ma" anche collaboratore storico di Biagi e coautore di Rt. Per la puntata speciale di prima serata, domenica 22, Biagi intervisterà, nello stile de "Il Fatto", Vittorio Foa e Tina Anselmi, più alcuni ospiti in studio. Ai colleghi del Tg3 e di Primo Piano - che da lunedì 23 aprile cederà il suo spazio a Rt - spetterà invece il compito di raccontare le 'resistenze' di impiegati che non riescono a pagare l'affitto, di giovani coppie di precari che non hanno abbastanza soldi per sposarsi. "Rt - spiega Onofrio Dispenza, vicedirettore del Tg3 e curatore di Primo Piano - avrà un po' quattro gambe: due del 'nonno', come tutti in redazione chiamano Biagi, e due di noi nipotini, che abbiamo la memoria meno lunga di lui ma gli occhi sgranati sul presente. In pratica, ci ha chiesto di stare affacciati alla finestra per raccontare con rapidità quanto sta cambiando nella realtà italiana. Ci saranno dunque due scritture, quella della stilo e quella della biro, della sua Lettera 22 e del nostro personal computer". Il reportage della prima puntata sarà firmato da Riccardo Chartroux. Altro spunto al quale lavorano Dispenza e i colleghi del Tg3 sono "le storie di quei giovani che si ritrovano insieme a lottare contro la mafia o per la legalità, qualche volta raccogliendo il testimone da padri che magari hanno perso la vita per resistere alle pressioni della criminalità. Proveremo a raccontare queste speciali staffette tra padri e figli". Dopo lo speciale-numero zero del 22 aprile, Rt andrà in onda per otto puntate il lunedì in seconda serata: ospite in studio del primo appuntamento del 23 aprile, l'oncologo Umberto Veronesi, per parlare di sanità, di vita e di morte.
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Lamberto Sposini trova una nuova casa tv su Odeon. Per lanciare la nuova trasmissione di reportage giornalistici, attualità e cronaca, Iride, il colore dei fatti, al via da sabato alle 21.40, Odeon ha scelto di dare voce, senza alcun tipo di censura, ad uno dei volti più noti del giornalismo televisivo italiano, Sposini appunto, che in qualità di opinionista commenterà i temi trattati dalla trasmissione. "Con questo nuovo ingresso nel team di Odeon commenta Riccardo Pasini, Direttore dei Programmi del canale vogliamo rafforzare ancora di più la nostra indiscussa voglia di dare ampio spazio alla libertà di espressione. Come già successo con Gianfranco Funari e Vittorio Feltri, ora anche Lamberto Sposini potrà nuovamente esprimere le proprie opinioni senza alcun freno". Il programma, curato da Simona Minarini, sarà condotto da Rosalba Reggio giornalista de Il Sole 24 Ore. Nella prima puntata si parlerà della situazione dei soldati italiani a Nassirya. Ospite in studio Andrea Nicastro inviato di guerra del Corriere della Sera che ha realizzato una raccolta di filmati in presa diretta che nascono dalla esperienza di tre anni in Iraq.
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