Uno stralcio della futura legge di riordino della Rai e una nuova attenzione delle Istituzioni verso il Servizio Pubblico. Sono due delle proposte del sindacato illustrate dalla Segreteria dell'Usigrai al presidente del Senato Franco Marini. Insieme al segretario Carlo Verna i vice segretari Daniele Cerrato e Claudio Valeri.
"Al presidente del Senato - sottolinea una nota dei giornalisti Rai - l'Usigrai ha chiesto che la politica e le Istituzioni mettano mano subito al superamento della Legge Gasparri affrontando, con uno stralcio, il delicato capitolo della "governance" Rai. I criteri di nomina del Consiglio di Amministrazione della Tv Pubblica non possono più riprodurre, come vuole la Gasparri, una sorta di parlamentino al settimo piano di viale Mazzini. La questione riguarda - afferma l'Usigrai - tutti i partiti e tutte le sensibilit à politiche. Non si può immaginare di dare alla Rai gli strumenti per essere davvero competitiva sul mercato multimediale se non la si libera dall'asfissiante presenza della conflittualità politica. Oggi il Servizio Pubblico sta attraversando il suo momento più delicato".
"La trasformazione dall'analogico al digitale e la grande partita del multimediale devono essere affrontate accrescendo la cultura d'impresa e abbandonando quella delle compatibilità con gli interessi dei partiti. Nelle linee guida sulla Rai del ministro Paolo Gentiloni, tra le opzioni ipotizzate per il governo dell'azienda di Servizio Pubblico, c'è già quella della Fondazione, nominata da fonti diversificate, che poi designa il Cda. Intorno a questa proposta - conclude la nota Usigrai - si può costruire, per il Sindacato dei Giornalisti Rai, un futuro meno precario per la pi grande realt culturale ed editoriale del Paese".
Apcom