Le aziende editoriali, in quanto sostitute d’imposta, procedono direttamente alla deduzione dall’imponibile ai fini Ire (ex Irpef) dei contributi a carico dei singoli giornalisti versati al Fondo di Previdenza Complementare. Quanto al vantaggio fiscale, le aziende editoriali provvedono automaticamente alle deduzioni, così come previsto dalle norme di legge, indicando nel Cud la quota di contribuzione non dedotta (perché eccedente i limiti indicati). Pertanto, i giornalisti iscritti al Fondo, sia "vecchi" che "nuovi", non devono in alcun modo attivarsi all’atto della compilazione della denuncia dei redditi. Devono però comunicare al Fondo, entro il 31 dicembre, l’importo della contribuzione che non è stata dedotta dal reddito. Nella maggior parte dei casi il contributo non dedotto è quello specificato dall’azienda nel modello Cud al rigo 29.
Nel caso, però, in cui il giornalista abbia altri redditi l’importo della contribuzione non dedotto può non coincidere con quello indicato dall’azienda nel Cud. Infatti in questo caso il giornalista può dedurre una cifra più alta, poiché alla possibilità di deduzione per il lavoro subordinato si aggiunge la possibilità di dedurre dal reddito complessivo un'ulteriore cifra che non ecceda il 12 per cento degli "altri redditi". E' evidente che in questo caso, più vantaggioso per il giornalista, il calcolo deve essere effettuato direttamente dall’interessato in sede di compilazione del modello Unico o modello 730. Qualora nel modello Unico o modello 730 dovesse essere evidenziata una quota di contribuzione al Fondo non dedotta dal reddito ai fini Ire, questa dovrà essere comunicata al Fondo entro settembre.
In conclusione e per semplificare, si possono realizzare tre casi:
a) iscritto che abbia versato contributi pari o inferiori alla quota deducibile dall’imponibile;
b) iscritto che abbia versato contributi superiori alla quota deducibile dall’imponibile ed abbia esclusivamente redditi da lavoro giornalistico subordinato;
c) iscritto che abbia versato contributi superiori alla quota deducibile dall’imponibile ed abbia redditi diversi ed aggiuntivi rispetto a quello da lavoro subordinato.
Nel caso a) l’iscritto non troverà alcuna indicazione nel modello Cud e, pertanto, non dovrà comunicare nulla al Fondo. Nel caso b) l’iscritto dovrà comunicare al Fondo entro il 31 dicembre la quota di contribuzione eccedente che troverà indicata dall’azienda nel modello Cud al rigo 29. Nel caso c) l’iscritto dovrà calcolare se la sua contribuzione al Fondo è complessivamente inferiore alla quota deducibile come sopra definita. In questo caso non dovrà comunicare nulla al Fondo. Qualora invece risultasse una quota non deducibile questa deve essere, oltre che indicata nel modello Unico o 730, comunicata al Fondo entro il 31 dicembre.
Fondo giornalisti.it