News

18/04/2007

Tutto il disagio e la rabbia dei giornalisti

Serventi risponde a De Benedetti. Prodi ed Epifani esprimono "preoccupazione"

Se gli editori sono coesi, come dice Carlo De Benedetti, i giornalisti sono molto uniti nella difesa dell’autonomia e della dignità della professione. Si tratta quindi di uno scontro che non ha senso e che può danneggiare l’intero sistema della comunicazione. L’editore del Gruppo Espresso getta la maschera e si assume il ruolo di leader dei falchi della Fieg, chiude le porte ad un rinnovo contrattuale in tempi brevi e ne scarica la responsabilità sui giornalisti. Noi continuiamo a dichiarare la nostra disponibilità a discutere dei cambiamenti strutturali ed epocali del mondo dell’informazione e delle conseguenze che questi hanno sul nostro mestiere. Ma rifiutiamo ogni resa senza condizioni, come vorrebbe De Benedetti per gli scioperi a Repubblica, ed ogni tentativo di delegittimare il sindacato sia a livello nazionale sia aziendale. L’amarezza di Carlo De Benedetti è nulla rispetto al profondo disagio e alla rabbia dei giornalisti e delle redazioni delle testate del suo Gruppo e di tutta la categoria. Vogliamo sperare che altri editori abbiano un atteggiamento diverso e, soprattutto, che le parole del Presidente del Consiglio, pronunciate oggi a Seoul, abbiano un seguito fatto di comportamenti concreti e coerenti rispetto agli obiettivi dichiarati dalla maggioranza di tutelare il diritto alla contrattazione e corrette relazioni sindacali.

Paolo Serventi Longhi
segretario generale Fnsi


"Anche oggi ho ripetuto al ministro Damiano e al sottosegretario Levi di fare ogni sforzo per il problema del contratto dei giornalisti". Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, coglie l'occasione di una conferenza stampa a Seoul per ribadire l'interesse del governo a che riprenda la trattativa tra editori e giornalisti.
"Hanno fatto in questi mesi tutto il possibile – spiega Prodi - ma purtroppo ancora non vedo alcun risultato. Sia chiaro, nei limiti di quella che deve essere l'attività di governo, siamo molto interessati alla conclusione di un contratto così delicato e importante come quello che riguarda i giornalisti, un settore estremamente importante per il Paese".

"Il governo è pronto a fare un passo avanti, ovviamente nell'ambito delle possibilità dell'attività dell'esecutivo". Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, si ferma a parlare con i giornalisti e chiede informazioni sui sette giorni di sciopero del quotidiano La Repubblica, situazione per la quale esprime "viva preoccupazione". "Mi sembra che sia la prima volta che si mette in atto uno sciopero di sette giorni"- nota il premier – poi ricorda il contratto collettivo da tempo in attesa di essere rinnovato e riferisce che il ministro del Lavoro Damiano gli ha spiegato di aver fatto anche in questi giorni una ricognizione di tutta la situazione, poi, dopo aver sottolineato che il governo ha poteri limitati in queste vicende, assicura che comunque tutto il possibile sarà fatto per far ripartire le trattative.

Agi


Il segretario della Cgil Guglielmo Epifani, da sindacalista, si è detto preoccupato per la vertenza sindacale di Repubblica e per il rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti.
''Sono preoccupato - ha detto Epifani - per questo inasprimento della vertenza sindacale nel settore dei giornalisti. Spero che si possa trovare una mediazione per la vertenza di Repubblica e vorrei che si facesse ogni sforzo per rinnovare il contratto di lavoro dei giornalisti scaduto da due anni''.

Ansa
Condividi:

C.F. 80089510012 - Copyrights © 2016.
Registrazione Tribunale di Torino n.1913 del 31/1/1968 Iscritto registro Sicid n. 11095/16 V.G. N. 49/2016 Registro Stampa del 3/11/2016

  • Ordine dei Giornalisti del Piemonte.
  • FNSI.
  • Fondo giornalisti.
  • Ordine giornalisti Piemonte.
  • IMPGI.
  • CASAGIT Piemonte.
  • Centro Studi Pestelli.
  • Circolo della Stampa.
  • ungp.