Da molto tempo l'Unci sollecita l'apertura di una vertenza politico-sindacale a sostegno della libertà di informazione e del diritto di cronaca.
Le ultime vicende - la censura globale e preventiva del Garante della Privacy per l'inchiesta di Potenza, e l'approvazione, con maggioranza bulgara, alla Camera del ddl Mastella - rendono evidente, se ancora ce ne fosse stato bisogno, che ci troviamo davanti a uno stillicidio continuo di iniziative, misure e provvedimenti che hanno l'univoco obiettivo di ridurre gli spazi di libertà con una "normalizzazione" imposta a colpi di mesi e anni di galera e supermulte.
In questa situazione l'Unci ritiene suicida un comportamento rassegnato o rinunciatario: occorre battersi con tutte le forze per arrestare quella che nel nostro appello di martedì al Capo dello Stato abbiamo definito "deriva autoritaria".
Per questo motivo Vi proponiamo di organizzare, in tempi rapidi, una manifestazione pubblica - meglio se in piazza, meglio se davanti al Senato - per gridare alto e forte che i giornalisti italiani non accettano che l'art. 21 della Costituzione venga nei fatti reso inefficace e che libertà di stampa e diritto di cronaca siano fatti a pezzi.
Nel contempo riteniamo necessario reagire contro i "giannizzeri" che in Parlamento lavorano contro la professione dicendo invece di volere il suo bene: i giornalisti professionisti Clemente Mastella e Paolo Gambescia. Per quanto riguarda il secondo il Sindacato Cronisti Romani ha già avviato una procedura disciplinare.
Guido Columba
presidente Unione nazionale cronisti italiani