«La vertenza è drammatica: la Fieg che riunisce nei prossimi giorni il comitato di presidenza ha respinto persino l'ipotesi di fare un calendario di incontri e rifiuta la disponibilità della Fnsi». Lo dice il segretario del sindacato dei giornalisti, Paolo Serventi Longhi, lasciando il Ministero del Lavoro al termine dell'incontro con il ministro Cesare Damiano e il sottosegretario Ricardo Franco Levi, che nel primo pomeriggio avevano visto anche la Fieg per parlare del tavolo sul contratto nazionale dei giornalisti
«La giunta Fnsi, - spiega Serventi - è convocata per il 3 maggio e valuterà questa situazione per poi decidere le conseguenti forme di protesta. Ci auguriamo che la posizione degli editori cambi nei prossimi giorni».
Quanto all'indisponibilità di oggi, Serventi sostiene che: «La resistenza della Fieg a qualunque apertura di dialogo, anche dopo le recenti proteste, come quella de 'la Repubblica', è sempre più incomprensibile e il governo se ne sta accorgendo».
A suo avviso «è importante che Damiano firmerà domani la delibera sulla riforma dell'Inpg e le agevolazioni contributive per i disoccupati».
Secondo il segretario Fnsi, è importante anche che «il governo abbia formalizzato la volontà di procedere con il metodo della concertazione sul tema del mercato del lavoro e della riforma dell'Editoria. In assenza di questa concertazione procederà con l'attuazione di alcuni provvedimenti importanti: la certificazione dei contributi di tutti i lavoratori autonomi aumentando quelli dei giornalisti Free lance dal 12% al 23%, di cui 2/3 a carico dell'azienda e 1/3 a carico dei lavoratori, contributi versati dalle aziende alla gestione separata dell'Inpgi; che il governo uniformerà il sistema di tutele dei giornalisti a quello degli altri lavoratori per maternità e malattia; che si procederà anche il precariato giornalistico all'attuazione delle norme previste in finanziaria».
Serventi ha spiegato che «la prossima settimana il ministro del Lavoro convocherà a questo scopo le parti per una definizione delle posizioni e per assumere i provvedimenti conseguenti, mentre proseguirà il confronto sugli ammortizzatori sociali e altre questioni.
Per il presidente Fnsi Franco Siddi: «La luce accesa dal governo per gli editori può consentire alla Fieg di vedere le questioni sul tappeto e che c'è bisogno di un atteggiamento diverso se credono in un cambiamento progressivo del sistema.
Ansa