E' www.ucsi.it il nuovo portale internet dell'Unione Cattolica della Stampa Italiana. In rete per giornalisti e comunicatori e subito con un forum sulla professione che cambia con interventi, tra gli altri, di padre Pasquale Borgomeo, Emilio Rossi, Paolo Scandaletti, Angelo Sferrazza, Sergio Borsi, Andrea Melodia, Ignazio Ingrao, Giancarlo Zizola, Paola Springhetti. "Siamo nella rete - scrive nell'editoriale di presentazione il presidente dell'Ucsi Massimo Milone con responsabilità, interrogativi, provocazioni. Per ricordare e ricordarci, innanzitutto, da giornalisti cristiani, che il racconto d'ogni giorno non può escludere Dio dalla Storia. Per affermare che la trama cattolica di questo paese è ancora ricca e forte di valori, dalla vita alla famiglia, dalla salvaguardia dei più deboli alla pace, per aggregare volontà, iniziative, uomini, speranze". Nel portale, curato da Rosamaria Serrao e Franco Maresca, si affrontano subito i nodi della professione giornalistica alla vigilia del rinnovo degli organismi di categoria mentre il Parlamento discute di riforme del sistema televisivo e del servizio pubblico, di una nuova legge per le aziende editrici di quotidiani e periodici e di riforma delle professioni. Ed ancora, tra l'altro, tutto quello che la rete offre sulla professione giornalistica, le istituzioni dei media, gli appuntamenti . Spazio nel portale anche per la rivista dell'Ucsi, Desk, edita insieme all'Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli. E con dieci parole chiave attraverso le quali si potranno trovare articoli, documenti e notizie relative alla professione giornalistica, il banner con le notizie dell agenzia Sir. "I giornalisti italiani sono chiamati ad un forte impegno autorigenerante scrive ancora il presidente Ucsi Massimo Milone ma vicende come Calciopoli, Vallettopoli ed altro non ci aiutano. Quale società rappresentiamo quotidianamente? Trame di violenze e di intrighi, di ricatti e di lobby, di cinismo e di spettacolarizzazione. Qualcuno ha già la risposta pronta. I media sono lo specchio della società ma noi continuiamo a credere in una professione che sia servizio civile al paese. E che contribuisca a farlo crescere. Una professione con qualche responsabilià, innanzitutto etica, in più".
Ansa