Mi domando come Biancheri possa essere tanto sicuro che nel momento attuale una trattativa non potrebbe produrre un accordo. Almeno proviamoci, se ha ragione lui lo inviterò a cena. A parte gli scherzi, penso invece che ci siano tutte le condizioni perché editori e giornalisti, anche con l’aiuto del Ministro del Lavoro, definiscano quei cambiamenti delle regole contrattuali che consentano di affrontare serenamente in maniera condivisa la situazione del mondo della comunicazione, a cominciare dalle innovazioni e dalla convergenza. Continuare a negare lo stesso avvio di negoziato impedisce invece di affrontare i problemi reali, aggrava i conflitti nelle aziende e rende difficile discutere, in tavoli di concertazione con lo stesso governo, le questioni che la Fieg ha oggi posto all’opinione pubblica e alle istituzioni italiane. In questa fase ci vorrebbe un po’ più di coraggio da parte di tutti.
Paolo Serventi Longhi
segretario generale Fnsi