Il Consiglio dei ministri ha approvato il ddl di riforma della Rai presentato dal ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni. Tra le principali novità la creazione della Fondazione Rai a cui saranno conferite le azioni ora detenute dal Tesoro. Obiettivo è quello di rendere meno stretta la morsa della politica sulla Rai. Il ddl è stato votato da tutti i ministri. "Abbiamo discusso - ha detto il premier Romano Prodi - ma la decisione è stata unanime".
Nel dettaglio il ddl stabilisce che il Cda della Fondazione sarà composto da undici membri di cui solo quattro di emanazione politica che verranno eletti dalla commissione di Vigilanza. Due membri verranno nominati dalla Conferenza Stato-Regioni. Un membro ciascuno verrà eletto da Cnel, Consiglio nazionale dei consumatori, Accademia dei Lincei e dalla Crui. Un membro verrà eletto anche dai dipendenti della Rai. Il presidente del Cda viene nominato con maggioranta assoluta.
Sarà il Cda della Fondazione poi a nominare i membri del Cda della Rai spa che sarà composto di cinque membri che rimangono in carica per tre anni. E' il consiglio di amministrazione ad eleggere l'amministratore delegato.
Spetterà sempre al Cda della Fondazione di definire, entro sei mesi, il riassetto organizzativo dell'impresa. Quanto al finanziamento della Rai, il prezzo del canone potrà variare ogni due anni e potrà essere utilizzato per finanziare solo i costi di servizio pubblico.
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