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05/06/2007

Ddl Gentiloni: meno pubblicità anche in Rai

Intanto al Senato vince Forza Italia e slitta l'esame della riforma della tv di Stato

Il governo è disponibile a integrare il Ddl Gentiloni sul riassetto del sistema Tv, attualmente all'esame delle commissioni della Camera, con norme specifiche per l'emittenza locale: lo ha spiegato oggi il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, intervenuto al Radio Tv Forum organizzato da Aeranti-Corallo. "Il Ddl in discussione alla Camera - ha detto il ministro - va in una direzione che complessivamente favorisce maggiore pluralismo e concorrenza,perché mira a ridurre le posizioni dominanti, in particolare nel mercato pubblicitario, e le ridondanze nel risorse tecniche. Sono d'accordo con l'esigenza manifestata da Aeranti-Corallo, e so che vari emendamenti vanno in questa direzione, che ci siano specifiche disposizioni per l'emittenza locale in termini di risorse tecniche, economiche e di rilevazione degli indici di ascolto, cioé i tre grandi problemi affrontati dal provvedimento". Gentiloni si è detto favorevole anche alla "necessità di certezze per il settore dal punto di vista delle risorse e delle modalità di erogazione. Il governo ha già aumentato i contributi nella Finanziaria 2007: dobbiamo confermare e, se è possibile, migliorare questo impegno nella prossima Finanziaria", puntando in particolare a "usare i fondi pubblici per promuovere la qualità ". Per Gentiloni, "il governo deve anche battersi per la centralità del servizio pubblico, stando però attenti a non alterare gli equilibri della concorrenza su scala locale", evitando quindi situazioni in cui "si utilizzino i fondi delle Regioni a sostegno del servizio pubblico squilibrando il mercato territoriale". Più in generale, il ministro si è detto convinto che "l'emittenza locale ha un futuro nella generale evoluzione del sistema Tv. Dobbiamo accompagnare la transizione al digitale evitando di 'perdere voci', cioé facendo in modo che chi non ha grandi disponibilità non resti indietro".

Ansa


Il disegno di legge Gentiloni, all' esame delle commissioni della Camera, "preveda il contenimento degli spazi pubblicitari non solo per Mediaset, ma anche per la Rai: altrimenti rimarrebbe sostanzialmente inalterato il duopolio, in quanto le risorse pubblicitarie liberate dal principale operatore privato affluirebbero quasi esclusivamente alla concessionaria pubblica". E' la richiesta di Marco Rossignoli, coordinatore dell' associazione Aeranti-Corallo, che ha aperto oggi a Roma i lavori del Radio-tv forum delle emittenti locali. Pur riconoscendo "l' importanza di un disegno di legge che punta a contenere la raccolta di risorse pubblicitarie nel settore tv in campo al duopolio", Rossignoli ha sottolineato però l' esigenza che "vengano adottate specifiche disposizioni che favoriscano il riequilibrio delle risorse in campo agli altri soggetti e quindi alle tv locali", che attualmente hanno una raccolta pubblicitaria annuale "pari a circa 400 milioni di euro". Aeranti-Corallo propone anche che le televendite possano essere trasmesse esclusivamente da parte delle tv locali e che le telepromozioni delle stesse emittenti rientrino nei limiti di affollamento pubblicitario giornaliero e non in quello orario.

Ansa


Forza Italia chiude a proprio vantaggio il primo round sul ddl di riforma della Rai. Infatti, dopo la richiesta avanzata stamani dal capogruppo Renato Schifani in Conferenza dei capigruppo che la legge venga inviata alla Camera ed accorpata al ddl Gentiloni, la commissione Lavori pubblici di Palazzo Madama nel primo pomeriggio ha deciso di rinviare i propri lavori in attesa delle decisioni del governo. Il capogruppo dei Ds in Commissione, Esterino Montino, osserva: "Il governo si e' riservato di decidere e quindi il presidente del Senato Marini ci ha chiesto di soprassedere nella discussione in attesa di decisioni dell'esecutivo". L'esponente diessino si augura che i due provvedimenti non vengano unificati altrimenti "bisognerebbe ricominciare tutto da capo. Se il governo decideraàdiversamente ripartira' la prossima settimana la discusione del ddl di riforma Rai".

Agi
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