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13/06/2007

"Legge 150: un problema sempre più scottante"

Passi in avanti in Piemonte con la legge sull'organizzazione della Regione

La tavola rotonda, organizzata nel settimo anniversario dell’approvazione della Legge 150/2000 da Giovanni Firera, vicesegretario nazionale del Gus, con la collaborazione dell’Associazione Stampa Subalpina,  ha visto la partecipazione dei massimi vertici della stampa nazionale e regionale. Sono intervenuti il presidente nazionale del Gus Gino Falleri, il presidente della Fnsi Franco Siddi e il segretario generale aggiunto Giovanni Rossi, oltre ai vertici regionali di Stampa Subalpina Franco Tropea e il neo eletto presidente dell’Ordine regionale Sergio Miravalle. La manifestazione è servita a mettere a confronto le diverse posizioni sindacali sulle difficoltà di applicazione di una legge che nelle istituzioni pubbliche ha finalmente distinto tra l’attività di comunicazione e quella di informazione: quest’ultima deve essere gestita a livello giornalistico, al fine di garantire quella trasparenza di cui il beneficiario finale è il cittadino. Regole ed etica che hanno i presupposti fondamentali nell’applicazione generalizzata della Legge 150.

La relazione iniziale del segretario generale aggiunto della Fnsi, Giovanni Rossi, è stata quanto mai precisa e puntuale nei fatti e nelle scadenze senza fine dei vari passaggi avvenuti nell’arco degli anni.

“Una storia infinita - tuona il presidente nazionale del Gus Gino Falleri – ed uno scandalo senza precedenti. Omertà da parte della Pubblica amministrazione su un problema che diventa sempre più scottante”.

''I sindacati confederali favoriscano un equilibrato corso del negoziato contrattuale per i giornalisti degli uffici stampa delle pubbliche amministrazioni''. È l'appello che il presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, lancia a sette anni all'approvazione della legge 150 del 2000 nell'ambito del convegno organizzato a Torino per ''denunciare i ritardi della sua applicazione e parlare delle attuali prospettive''.

All’iniziativa, hanno partecipato tra gli altri i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.
Presenti inoltre i Direttori regionali dei maggiori Enti della Pa: Inps, Inail, Inpdap e Direzione del Lavoro.

"La nuova legge sull’organizzazione della Regione può essere il modo migliore per introdurre, anche in Piemonte, il contratto di categoria per i giornalisti impegnati in ruoli d’informazione nella amministrazione regionale" ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Davide Gariglio, che ha sottolineato "il valore innovativo della legge che ha riconosciuto il ruolo fondamentale della comunicazione pubblica e degli uffici stampa della Pubblica amministrazione", una legge alla cui stesura aveva partecipato come giurista.

“Siamo ad un punto fermo – afferma Giovanni Firera , vicesegretario nazionale dei Giornalisti uffici stampa – da ormai sette anni. Il convegno vuole rappresentare un atto pubblico di denuncia per l’insolvenza assoluta da parte della Pubblica amministrazione e degli attori che la governano, di una legge dello Stato che è finalizzata alla trasparenza ed alla tutela del cittadino”.

Una posizione interessante e costruttiva è stata infine presa dal segretario nazionale della Uil-Pa, Enrico Ponti, che riconoscendo il valore e l’importanza della comunicazione oggi, auspica una soluzione veloce dell’applicazione della Legge stessa, considerando gli operatori giornalisti alla stessa stregua degli altri operatori, appartenenti ad Ordini similari all’interno della Pubblica amministrazione.

Gus
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