La commissione Cultura del Consiglio regionale, presieduta da Paola Pozzi, ha svolto a Palazzo Lascaris l’audizione dei rappresentanti dell’editoria e dell’informazione locale in merito a quattro progetti di legge: il ddl n. 402, Disciplina e sostegno delle attività di comunicazione e di informazione locali della Giunta regionale; le pdl n. 396, del gruppo Margherita; n. 411, del gruppo Lega Nord; n. 442, del gruppo Italia dei Valori.
Tra i numerosi soggetti intervenuti, il presidente regionale della Federazione italiana piccoli editori di giornali (Fipeg) Pietro Policante, che ha ribadito l’esigenza di contributi per coprire parte delle spese sostenute per l’acquisto della carta e del rinnovo delle tecnologie; Alessandra Comazzi dell’Associazione Stampa Subalpina, che ha chiesto di legare i contributi a progetti per lo sviluppo tecnologico e per aumentare la qualità dell’informazione e l’occupazione di giornalisti assunti con contratto riconosciuto dalla Federazione nazionale stampa italiana; Giuseppe Reale, fiduciario regionale dell’Unione stampa periodica italiana (Uspi), che ha sottolineato l’importanza della formazione, necessaria non solo per i giornalisti, ma anche per gli editori; Piero Manera, rappresentante della Frt -Tv locali ha lamentato che il ddl parli indifferentemente di tv locali (che invece sono qualitativamente molto diverse tra loro) e concentri tutta l’attenzione sulla copertura di Raitre del territorio.
Il presidente del Comitato regionale per le Comunicazioni (Corecom) Massimo Negarville ha, infine, apprezzato l’impostazione del ddl della Giunta, perché rappresenta una sorta di cornice, di legge quadro, fondamentale per una generale riorganizzazione del settore, esprimendo perplessità sul fatto che all’interno di tale provvedimento si faccia riferimento alla figura del portavoce in Regione, che invece andrebbe inserita nella legge sull’organizzazione dell’Ente.
La presidente e il vicepresidente della Commissione - Paola Pozzi e Paolo Cattaneo - hanno espresso soddisfazione per la quantità e la qualità delle osservazioni pervenute, assicurando di volerne tener conto nel corso dell’istruttoria nella discussione dei provvedimenti.
Ufficio Stampa Regione Piemonte