''La Federazione della stampa sottolinea la grande partecipazione delle giornaliste e dei giornalisti italiani alla Giornata del silenzio decisa dal sindacato contro l'attacco in corso all'autonomia dell'informazione e al diritto di cronaca'', afferma un comunicato della Fnsi sullo sciopero di sabato 30 giugno.
''Le colleghe e i colleghi hanno dimostrato di comprendere che si va realizzando una saldatura - prosegue la nota - tra provvedimenti di legge come il ddl Mastella sulle intercettazioni, le incertezze nella realizzazione delle riforme delle leggi sulla comunicazione e l'attacco ai diritti contrattuali e alle tutele dei giornalisti dipendenti e precari. Nei prossimi giorni la Fnsi definira', insieme alle Confederazioni sindacali, le date e le modalita' in manifestazioni nazionali e regionali per sostenere i contratti collettivi. Il sindacato dei giornalisti sollecita il Governo e il Parlamento a cambiare radicalmente il ddl Mastella e ad approvare le riforme del sistema radiotelevisivo, della Rai e dell'editoria, l'attuazione della legge 150 sugli uffici stampa e quelle norme sul mercato del lavoro giornalistico che, secondo gli impegni assunti dal ministro Cesare Damiano, dovrebbe prevedere l'armonizzazione delle tutele sociali e previdenziali per i giornalisti precari con le disposizioni, ben piu' vantaggiose, previste per tutti gli altri lavoratori''.
''Allo sciopero ha partecipato la stragrande maggioranza dei giornalisti con punte di adesione tra il 90 e il 95 per cento nelle testate di tutti i settori produttivi - conclude la Fnsi -. Alcuni giornali, purtroppo, sono presenti oggi nelle edicole, ma in forma incompleta e con contenuti informativi poveri. Spesso in questi giornali la maggioranza delle redazioni ha aderito allo sciopero, purtroppo vanificato dall'utilizzo di giornalisti con contratto a termine con rapporti di lavoro precario. Queste situazioni, insieme ad altre che hanno visto una non corretta partecipazione allo sciopero, saranno esaminate domani dalla segretaria della Fnsi''.
Ansa